Il contratto estimatorio

Il contratto estimatorio o di conto vendita è disciplinato dagli articoli 1556 e seguenti del codice civile secondo i quali una parte (cd tradens) consegna uno o più beni mobili all’altra (cd accipiens) e questa si obbliga a pagare il prezzo o a restituire le cose nel termine stabilito.

Tale contratto permette all’accipiens di poter disporre di una grande quantità e varietà di merce evitando, però, di pagare subito e in definitiva di non pagare la merce che rimanga invenduta.

Si tratta di un contratto reale con attribuzioni corrispettive e con obbligazione facoltativa, il quale deve essere sottoscritto da entrambe le parti prima della consegna della merce, senza obbligo di registrazione in quanto gli estremi di tale contratto saranno poi riportati in tutti i documenti che tracceranno i movimenti. L’accipiens può disporre della merce sin dal momento della consegna ma solo al momento del pagamento del prezzo ne diviene effettivamente proprietario.

Quando viene consegnata la merce viene emesso il Documento di trasporto (Ddt) nel quale si specifica la tipologia, la quantità di merce e che si tratta di un contratto estimatorio. La data sul documento è fondamentale in quanto da quel momento decorre il termine entro il quale deve essere restituita o pagata la merce.

L’accipiens viene messo nella disponibilità della merce al fine di venderla, ma qualora non riuscisse a vedere tutta la merce entro il termine stabilito, può restituirla senza alcun onere aggiuntivo.

Al momento della vendita delle merci, il soggetto che le aveva in deposito rilascia una fattura, una ricevuta o uno scontrino fiscale rispettando le normative in materia di Iva. In seguito comunica al fornitore per iscritto la merce venduta ed il fornitore emette fattura al cliente entro la fine del mese successivo a quello nel quale è avvenuta la vendita delle merci da parte del soggetto che le deteneva in deposito.

Qualora avessi bisogno di chiarimenti in materia, potresti rivolgere le tue perplessità all’Avvocato Merlino ed il suo team, il quale ti chiarirà i vantaggi e gli svantaggi derivanti della stipulazione di tale contratto. Innanzitutto il principale vantaggio per l’acquirente consiste nella possibilità di accollare interamente al venditore il rischio di invenduto.

D’altro canto, l’acquirente è responsabile per la gestione e lo stoccaggio della merce e di eventuali ammanchi. Il principale vantaggio per il fornitore risiede nel fatto di poter accedere, senza alcun investimento, alla visibilità commerciale garantita dalla struttura distributiva dell’acquirente.

In conclusione, il conto vendita è più favorevole per l’acquirente o per il venditore? Risulta molto complicato, se non impossibile, rispondere a questo quesito stante la sussistenza di criticità difficilmente quantificabili poiché legate alla comunicazione o a strategie commerciali.