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Il tuo amministratore di condominio si comporta in modo illecito e disonesto. Ecco a cosa bisogna stare attenti per difendersi.
L’assemblea di condominio spesso e volentieri è il luogo dove i condomini regolano i loro conti. Talvolta imbastendo, in queste occasioni, duelli dal sapore rusticano: litigi senza esclusione di colpi, parole al vetriolo, nervi tesi.
A volte capita però che i litiganti, anziché scontrarsi tra di loro, si coalizzino per puntare il dito accusatore contro l’amministratore di condominio, reo a loro giudizio di un comportamento (o più di uno) illecito. Scopriamo allora quali sono gli errori e i comportamenti illeciti più comuni – anche dolosi, dunque disonesti – in cui può cadere un amministratore di condominio.
Come prima cosa bisogna sapere tra l’amministratore di condominio ha un obbligo di legge ben preciso (e assai noto): almeno una volta all’anno deve convocare l’assemblea dei condomini per l’approvazione del bilancio consuntivo.
Se non lo fa non potrà riscuotere le quote condominiali relative all’annualità. Senza la riunione e la votazione da parte dell’assemblea i condomini potrebbero impugnare con successo eventuali decreti ingiuntivi per la riscossione degli oneri legati alla vita condominiale.
Un tipico comportamento disonesto da parte dell’amministratore può avere luogo nella situazione – tutt’altro che infrequente – dell’avanzo di gestione. Nel caso cioè in cui le somme riscosse dal condominio risultino superiori alle spese effettivamente da affrontare. Naturalmente l’amministratore condominiale che ha in gestione la “cassa” dello stabile non può mettersele in tasca.
Per legge i soldi avanzati andrebbero divisi tra i singoli condomini e dunque sarebbero da restituire loro materialmente. In alternativa le somme in eccesso andrebbero riportate nell’attivo del bilancio dell’anno successivo, per poter essere impiegate nell’eventualità di spese straordinarie (sempre possibili nella vita di un condominio). La decisione, in questo caso come negli altri, spetta all’assemblea di condominio.
In caso ci sia necessità di lavori straordinari nel condominio, l’amministratore non potrà chiedere compensi aggiuntivi oltre a quelli pattuiti al momento della sua nomina. L’unico caso in cui può ottenere una somma supplementare va indicato nel preventivo sottoposto all’assemblea dei condomini all’atto della nomina.
La Cassazione ha stabilito che, in mancanza di un compenso straordinario deliberato dall’assemblea condominiale, i condomini non possono presumere che l’incarico sia a pagamento, essendo già stato fissato un compenso per tutta l’attività dell’amministratore.
Come fare a difendersi se l’amministratore di condominio si comporta in modo illecito e disonesto?
A fare i controlli dovrebbe provvedere l’assemblea dei condomini, in modo da accertarsi se l’amministratore abbia sempre operato correttamente, specialmente sul piano economico e fiscale, nel corso della sua gestione.
Se così non è, la legge consente di denunciare l’amministratore per cattiva condotta.
In conclusione, si potrebbe spettarti anche un risarcimento ma solo a certe condizioni, quali? In parte te le ho anticipate!
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Piccolo spoiler, segui i nostri prossimi port per scoprire altre utili informazioni sulla tutela dei tuoi diritti condominiali e non!