Procedura di recupero crediti: quali sono gli step da seguire?

La procedura di recupero crediti può essere attuata nei confronti di un debitore, nel caso di mancato pagamento di un bene o un servizio. Questa procedura, che consiste in una serie di attività finalizzate ad ottenere quanto dovuto, può essere di due tipi: stragiudiziale giudiziale.

Nel primo caso, si effettuano delle operazioni che non prevedono l’intervento del giudice, ma possono essere fatte in autonomia oppure tramite professionisti autorizzati. Nel secondo caso, invece, si eseguono una serie di atti per giungere alla condanna di pagamento emessa da parte di un giudice.

Approfondiamo in questo articolo come si possono recuperare dei crediti insoluti e quali sono le modalità per sollecitare il debitore oppure richiedere l’intervento del giudice.

In che cosa consiste il recupero crediti?

La procedura di recupero crediti avviene sulla base delle caratteristiche di certezza, liquidità ed esigibilità del credito in questione. Prima di intentare qualsiasi causa formale, è preferibile che il creditore provi a risolvere la situazione in via bonaria. Qualora non si arrivi ad una soluzione, si potrà procedere con un’azione formale e la richiesta di messa in mora della controparte. Se dovesse verificarsi un ulteriore mancato pagamento, a quel punto si dovrà ricorrere all’autorità per una risoluzione giudiziaria.

È possibile recuperare il credito sia in autonomia, a maggior ragione se si dispone di un ufficio legale, o tramite società che svolgono questa funzione.

Come si può fare una procedura di recupero crediti stragiudiziale?

La procedura stragiudiziale prevede l’invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata. Questi due metodi, infatti, forniscono una prova di ricezione del messaggio da parte del destinatario e possono essere utilizzati anche come prove in caso di ricorso all’autorità giudiziaria.

All’interno del sollecito formale di pagamento, è necessario indicare il titolo, cioè la fonte del diritto vantato dal creditore. Ad esempio, si possono riportare gli estremi del contratto o del preventivo sottoscritto tra le parti ed il riferimento alla fattura in sospeso. Devono inoltre essere indicati sulla richiesta anche l’importo da pagare, il termine entro il quale si richiede il pagamento e l’indicazione per cui il creditore, in caso di ulteriore mancato pagamento, potrà procedere in sede giudiziale.

Inoltre, può essere allegata anche la fattura non pagata e altri documenti che chiariscano la natura del credito e forniscano informazioni utili al debitore in modo tale che riesca a saldare il debito.

Calcolare degli interessi di mora

Se le azioni precedenti non portano ad un risultato concreto, il creditore può inviare mediante raccomandata andata/ritorno un atto formale di costituzione in mora del debitore. In questa, il creditore intima il pagamento del debito entro un termine specifico, decorso il quale, in assenza del pagamento, darà seguito al recupero crediti in forma giudiziale. L’atto di messa in mora, inoltre, consente al creditore di intimare il pagamento anche degli interessi e delle spese maturati.

Un altro strumento molto utile è il rintraccio patrimoniale del debitore, che consente di tracciare l’effettivo valore del patrimonio del debitore insolvente scoprendo che tipo di beni possiede, se percepisce redditi e di che natura, nonché i rapporti bancari attuali. 

Vediamo nello specifico quali sono le informazioni fornite dai seguenti documenti:

  • il servizio di rintraccio conto corrente individua gli istituti di credito bancari e postali presso i quali una persona è censita ed i rapporti di conto corrente in essere con la giacenza media riferita all’ultimo semestre,
  • il rintraccio di residenza e domicilio individua l’attuale residenza in Italia, il domicilio fiscale, le utenze telefoniche intestate ad una persona e le proprietà immobiliari in Italia,
  • il rintraccio veicoli consente di conoscere quali sono i veicoli immatricolati in Italia al P.R.A. che appartengono ad una persona,
  • il servizio di rintraccio posto di lavoro e reddito verifica l’attuale occupazione lavorativa di una persona presso ditte, imprese private e persone giuridiche.

Come si può fare una procedura di recupero crediti giudiziale?

Se ogni tentativo di ottenere il pagamento del debito non conduce al risultato sperato, allora è possibile rivolgersi al giudice affinché possa accertare in via definitiva il diritto di credito.

L’azione giudiziale comincia con gli atti giudiziari che si verificano in questo modo: 

  • si notifica la diffida ad adempiere al debitore con un termine nel quale gli viene intimato il pagamento dei crediti insoluti,
  • se dopo la notifica il debitore non dovesse pagare, si notifica un decreto ingiuntivo con conseguente precetto,
  • se neanche tali azioni dovessero essere sufficienti, si attiva la procedura di pignoramento dei beni.

Quando si prevede il pignoramento dei beni del debitore? Tale esecuzione avviene a fronte di un credito non saldato e in possesso di un titolo esecutivo da parte del Giudice. Il pignoramento, inoltre, può essere mobiliare immobiliare, a seconda della natura dei beni pignorati, o di crediti presso terzi. Ad esempio, rientrano nei beni mobiliari le automobili e gli arredi, mentre sono immobiliari i terreni e gli appartamenti.

Fonte: visureitalia.com https://www.visureitalia.com/smartfocus/procedura-di-recupero-crediti-quali-sono-gli-step-da-seguire/